Posts written by graziella 54

view post Posted: 31/10/2023, 00:31 TANTI AUGURI NUVOLA - COMPLEANNI E ONOMASTICI

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Edited by graziella 54 - 31/10/2023, 21:41
view post Posted: 9/10/2023, 23:00 Perché su YouTube sono apparsi video porno hardcore che nessuno riesce a eliminare - INTERNET

Perché su YouTube sono apparsi video porno hardcore che nessuno riesce a eliminare



Nel canali sotterranei di Discord ci sono gruppi di hacker che inondano la piattaforma con contenuti espliciti sfruttando un bug nel sistema di tagging dei video.

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“Vuoi vedere i video porno di YouTube più rari, non elencati e meno visti? Quelli che verrebbero immediatamente bannati se fossero pubblicati qui?" chiede un utente. “Forse sei pronto a unirti. O forse no. È un club esclusivo e solo noi su YouTube possiamo raggiungere il santuario più profondo". Questo è il primo messaggio che appare quando si entra nel gruppo dei cacciatori di porno. Quelli che hanno sfruttato un bug della piattaforma per caricare di nascosto video porno hardcore. Non è chiaro se YouTube sia in grado di eliminare tutto il materiale esplicito che è stato caricato. Il gruppo di hacker infatti ha inondato la piattaforma con contenuti hentai, video hot, e filmini di celebri attrici porno come Sweetie Fox.

La testata 4040Media è entrata nel canale Discord dei cacciatori di porno per capire come gli hacker riuscissero ad aggirare gli algoritmi di moderazione. YouTube infatti vieta i contenuti per adulti, anche se sono consentite le immagini di nudo di natura "educativa, documentaristica, scientifica o artistica”, i video porno non rientrano in queste categorie. Eppure aggirare le regole non è così difficile, oltre al bug sfruttato dagli hacker, sul gruppo spiegano che basta fare ricerche in lingue diverse dall'inglese, YouTube infatti è più debole con le lingue straniere, visto che i moderatori sono principalmente anglofoni. Altri suggeriscono di non cercare parole come “sesso”, “porno” e “XXX” perché sono facilmente rilevabili. "Spesso basta semplicemente cercare cose in modo casuale", ha aggiunto un utente.

Come hanno fatto ad aggirare gli algoritmi
Come spiega 404Media per aggirare i blocchi di YouTube gli hacker avrebbero sfruttato un bug nel sistema di tagging dei video, il campo dove si aggiungono i tag a un video prima di caricarlo sulla piattaforma. "Questo in realtà non bypassa l'algoritmo. In effetti, YouTube rileva il video quasi istantaneamente", ha spiegato uno degli amministratori del gruppo su Discord. "Tuttavia, utilizziamo un problema tecnico che rende impossibile eliminarli".

È stato caricato e poi eliminato anche un video tutorial intitolato "Un-deletable YouTube Video", che mostra come sfruttare il bug per caricare un video porno. "Inizialmente ho scoperto il bug semplicemente armeggiando con nuove righe e impostazioni video", ha detto , uno degli utenti del gruppo dei cacciatori di porno a Media 404. "È ben noto all'interno della piccola comunità di YouTube"

I contenuti borderline su YouTube
Come spiegano le linee guida, le scene di nudo devono rientrare in determinate aree: educativa, documentaristica, scientifica o artistica. Spesso però si inciampa in contenuti borderline. È stato per esempio trovato il video di uno YouTuber Kevin Leonard che si depila l'ano, è stato taggato come contenuto didattico. Il contenuto ha 45 milioni di visualizzazioni. Ci sono anche video educativi sulla ceretta all'inguine dove vengono mostrate le parti intime durante la depilazione fatta dall'estetista.

La risposta della piattaforma
Sembra che YouTube abbia corretto il bug, ma non è riuscita a eliminare i video porno già caricati. La piattaforma infatti sta faticando a trovarli. "Siamo consapevoli che un piccolo numero di video potrebbe essere rimasto su YouTube dopo la chiusura del canale. Stiamo lavorando per risolvere questo problema e rimuovere i contenuti dalla piattaforma", ha detto il portavoce di YouTube Jack Malon a 404Media
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view post Posted: 9/10/2023, 22:33 Lo sapevate che i macachi (quasi tutti) sono bisessuali? - I NOSTRI MIGLIORI AMICI

Lo sapevate che i macachi (quasi tutti) sono bisessuali?



Uno studio di tre anni su una popolazione di macachi ha dimostrato che quasi tutti si dedicano anche al sesso omosessuale.

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Uno degli argomenti omofobi più diffusi e usati è quello che prova ad aggrapparsi alla scienza dichiarando che omosessualità e bisessualità "non sono naturali". Ma secoli di osservazioni sul comportamento degli animali lo smentiscono: la non eterosessualità è diffusa un po' ovunque in natura, soprattutto tra uccelli e mammiferi ma anche in certi rettili e persino insetti.

Quello pubblicato su Nature Ecology & Evolution è però il primo studio che affronta la questione anche da un punto di vista numerico: il lavoro è il risultato di tre anni di osservazioni su una popolazione di macachi che vivono a Porto Rico, sulla piccola isola di Cayo Santiago, e dimostra non solo che questi primati sono bisessuali, ma che i maschi spesso preferiscono il sesso tra loro a quello con le femmine.

MEGLIO CON I MASCHI. A Cayo Santiago vivono circa 1.700 macachi, arrivati dall'Asia nel 1938 e diffusisi rapidamente sull'isola. Il team dell'Imperial College di Londra ne ha "monitorati" 236, tutti maschi (lo studio parla di omosessualità maschile, non femminile), per un periodo di tre anni, registrandone l'attività sessuale e confrontandola con i tassi di paternità, per scoprire se davvero, come sostiene qualcuno, il sesso tra maschi sia uno spreco che sottrae energie a quello a fini riproduttivi.

I risultati sono per certi versi sorprendenti. Innanzitutto, il 72 per cento dei macachi maschi sono stati visti intrattenere rapporti sessuali con esemplari dello stesso sesso; solo il 46 per cento, invece, hanno avuto rapporti con una femmina, una percentuale anche più bassa di quella dei maschi che per tutto il triennio hanno praticato l'astinenza.

NIENTE GERARCHIA NEL SESSO. L'altro dato che smentisce uno stereotipo diffuso è quello relativo alla paternità: le osservazioni ci dicono che i maschi che praticano sesso omosessuale hanno più figli di quelli che non lo fanno. Potrebbe esserci un collegamento con il fatto che solo il 10 per cento degli episodi di sesso tra maschi siano stati preceduti da comportamenti aggressivi (e che quindi il 90 per cento sia conseguenza di interazioni amichevoli).

Il sesso tra maschi è un modo per approfondire i legami e assicurarsi che il partner ti aiuterà in futuro in caso di necessità – anche a trovare una femmina, se serve. Un ultimo particolare interessante riguarda… le posizioni, in tutti i sensi. Contrariamente a quanto si ipotizzava, la gerarchia tra i macachi non conta nulla quando si tratta di decidere chi monta e chi invece viene montato.


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view post Posted: 9/10/2023, 22:19 Celiachia, per la diagnosi definitiva basterà un prelievo del sangue? - ASPETTANDO IL MEDICO

Celiachia, per la diagnosi definitiva basterà un prelievo del sangue?



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Biopsie addio? La concentrazione di un tipo di anticorpi nel sangue potrebbe costituire, da sola, un metodo diagnostico affidabile per la celiachia.

Per chi soffre di celiachia, alcune proteine presenti nel glutine - le prolamine - hanno un effetto tossico: l'assunzione di pane, pasta e dolci prodotti con farine di cereali provoca una reazione immunitaria anomala che aggredisce l'organismo, in particolare i villi intestinali, importanti per l'assorbimento dei nutrienti.

I villi regrediscono fino a scomparire e la persona celiaca rischia la malnutrizione: oggi la diagnosi definitiva avviene con una biopsia intestinale, un esame endoscopico (gastroscopia fino al primo tratto dell'intestino) che prevede il prelievo di piccoli campioni di tessuto per verificare lo stato dei villi. Ma in futuro per una diagnosi assolutamente certa potrebbero bastare procedure meno invasive.

CARTA CANTA? Un team di scienziati dell'Università di Salerno ha infatti scoperto che una concentrazione molto elevata di un tipo di proteina (gli anticorpi anti-transglutaminasi tissutale) nel sangue dei pazienti può essere considerata già di per sé un valido indicatore diagnostico della celiachia, e ha determinato il valore-soglia da usare per possibili diagnosi senza biopsia. Lo studio è stato pubblicato sul Lancet Gastroenterology & Hepatology.

DA INDIZIO A PROVA. Già oggi la presenza di questi anticorpi nel sangue costituisce un forte sospetto di celiachia. Questi anticorpi infatti favoriscono la trasformazione di una proteina presente nella mucosa dell'intestino tenue, facendola riconoscere come anomala dal sistema immunitario e scatenando un processo di infiammazione. Ma per certificare la diagnosi, salvo alcune eccezioni (per esempio per i bambini in età pediatrica) si ricorre ancora per protocollo alla biopsia della mucosa duodenale.

LO STUDIO. Gli scienziati hanno suddiviso un gruppo di 436 partecipanti tra i 18 e i 40 anni in tre gruppi: il primo con i sintomi classici della celiachia (diarrea, anemia, perdita di peso), il secondo con sintomi anomali e il terzo con sospetto di malattia celiaca semplicemente per la storia familiare. Tutti sono stati sottoposti ad esami endoscopici e a prelievi del sangue.

DIAGNOSI INDOLORI. Tra i 363 partecipanti con elevate concentrazioni di anticorpi anti-transglutaminasi tissutale nel sangue, 341 avevano anche una biopsia positiva e sono dunque risultati realmente celiaci. Gli altri 22 hanno avuto un esame istologico negativo. Concentrazioni di questi anticorpi-spia superiori di 5, 10 o 15 volte la norma sembrerebbero un indicatore affidabile di celiachia: secondo i ricercatori, in particolare, anticorpi 10 volte superiori il limite soglia potrebbero essere considerati un valido indicatore per una diagnosi certa e definitiva anche in assenza di esami endoscopici.


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