Le Grotte di Frasassi

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scarlett1
view post Posted on 7/6/2009, 11:21 by: scarlett1




Tantissimi anni fa siamo andati a visitare le Grotte di Frasassi, nelle Marche. Ricordo uno scenario splendido, un fresco indescrivibile, per meglio raccontarvi copio ed incollo da Wikipedia:
Le grotte di Frasassi sono delle grotte carsiche sotterranee che si trovano all'interno del Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi nel comune di Genga nella provincia di Ancona.

grotte-frasassi



La scoperta delle grotte di Frasassi risale al 27 giugno 1948 quando un contadino di nome Boldrini, insieme con Blechschmidt e Sameh, scoprì l'ingresso della prima grotta chiamata "Grotta del vento". Altre scoperte si susseguono negli anni 1950 e 1960 ad opere dei gruppi del CAI (Club Alpino Italiano) di Jesi e Fabriano tra cui nel 1966 una diramazione lunga più di 1 km che parte dalla Grotta del Fiume.

Nel luglio 1971 una corrente d'aria che sbocca da una piccola apertura cattura l'attenzione di 7 jesini che dopo aver ampliato la dimensione del passaggio poi chiamato "Strettoia del Tarlo" per renderlo praticabile, si inoltrano in una fitta rete di gallerie, cunicoli, pozzi e grotte per una lunghezza di circa 5 km.

La prima traccia della scoperta più rilevante, quella della Grotta Grande del Vento, si avrà nel giugno 1971, quando Rolando Silvestri [ Urbania (PU), 10 maggio 1953] e Umberto di Santo [ Camposampiero (PD), 26 luglio 1953], scalando la pendice nord del monte Valmontagnana, scoprirono uno stretto imbocco. Il 25 settembre 1971, Rolando Silvestri in compagnia degli amici del Gruppo Speleologico Marchigiano C.A.I. di Ancona, ritrovò quell'apertura nella montagna che spalancò la porta d'ingresso della grotta che fu subito battezzata Grotta Grande del Vento.
Le "Canne d'Organo"
Uno dei pozzi naturali profondi 25 m

Inizialmente gli scopritori si trovarono in questa grande grotta al buio e le attrezzature non permisero loro di scendere fino alla base della cavità sottostante, quindi si stimò l'altezza della grotta lanciando un sasso e misurando il tempo di caduta. Un primo approssimativo calcolo portava all'inaspettata altezza di oltre 100 m. Successivamente si dotarono di attrezzature adeguate e esplorarono l'immenso spazio che venne chiamato "Abisso Ancona" in onore della città degli scopritori. La notizia della scoperta fu diffusa tramite stampa ed è da questo momento che inizia la notorietà al grande pubblico delle Grotte di Frasassi.

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L'8 dicembre 1971 venne scoperto un collegamento tra la Grotta del Fiume e la Grotta del Grande Vento, che venne ribattezzato "Condotta dei fabrianesi".

Le scoperte si susseguirono negli anni e numerosi altri ambienti più o meno accessibili furono scoperti ed esplorati dagli speleologi. Al momento il complesso delle grotte di Frasassi conta una lunghezza di oltre 13 km. Oltre all'Abisso Ancona, sono note la "Sala 200", così chiamata perché è un corridoio di 200 m, la "Sala delle Candeline" per le numerose stalagmiti cilindriche di piccole dimensioni, la "Sala Bianca" il cui colore è dovuto a strati di calcite pura, la "Sala dell'Orsa" per il masso che grazie all'erosione millenaria dell'acqua ha assunto le sembianze di un'orsa e la "Sala dell'Infinito", così chiamata perché ha una forma irregolarmente circolare e durante le prime esplorazioni gli speleologi persero l'orientamento e si ritrovarono a girare intorno alla sala diverse volte prima di trovare un'uscita, come se fossero in un percorso infinito.

All'interno delle cavità carsiche si possono ammirare delle sculture naturali formatesi ad opera di stratificazioni calcaree nel corso di 190


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milioni di anni grazie all'opera dell'acqua e della roccia. L'acqua scorrendo sul calcare discioglie piccole quantità di calcare e cadendo a terra, nel corso di uno stillicidio che dura dei millenni, le deposita e forma delle concrezioni di notevoli dimensioni e di forme a volte anche curiose. Queste si dividono in stalagmiti (colonne che crescono progredendo dal basso verso l'alto) e stalattiti (che invece scendono dal soffitto delle cavità).


grotte_di_frasassi_by_sicarel



Le forme e le dimensioni di queste opere naturali hanno stimolato la fantasia degli speleologi, i quali dopo averle scoperte le hanno "battezzate" denominandole in maniera curiosa, tra le stalattiti e le stalagmiti più famose ricordiamo: i "Giganti", il "Cammello" e il "Dromedario", l'"Orsa", la "Madonnina", la "Spada di Damocle" (stalattite di 7,40 m di altezza e 150 cm di diametro), "Cascate del Niagara",

la "Fetta di pancetta" e la "Fetta di lardo", l'"Obelisco" (stalagmite alta 15m al centro della Sala 200), le "Canne d'Organo" (concrezioni conico-lamellari che se colpite risuonano), il "Castello delle Streghe".

grotte



All'interno delle grotte sono presenti anche dei laghetti in cui ristagna l'acqua dello stillicidio e dei "pozzi", cavità cilindriche profonde fino a 25 m che possono raccogliere l'acqua o convogliarla verso piani carsici inferiori.



Edited by graziella 54 - 11/7/2018, 01:41
 
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